IL PROGETTO CINEMATOGRAFICO

Per realizzare un filmato non basta una buona storia o una buona idea. Serve anche una progettazione capace di individuare alcuni elementi di partenza che orientino la successiva produzione.

La progettazione cinematografica non è un fatto arbitrario o astratto legato agli umori di chi vuole fare un film. È un passo preciso e concreto per qualunque tipologia di prodotto. Sta infatti nella scelta iniziale del tipo di relazione con il pubblico che si mettono le basi del destino di un filmato. 

Servono  riflessioni su come trasferire l’idea di partenza in una narrazione e poi  quale sguardo e visone può risultare più efficace  per la sua rappresentazione  e infine in  che modo si deve procedere per il reperimento delle risorse necessarie.

Daniele Maggioni

Produttore, regista sceneggiatore e formatore opera da oltre quarant’anni nell’ambito del cinema, principalmente indipendente e di ricerca.

Ha prodotto lungometraggi, documentari e cortometraggi che hanno partecipato a festival nazionali e internazionali, tra cui Pane e Tulipani (David di Donatello 2000, Quinzaine des realisateurs/Cannes) di S. Soldini e, di recente, il documentario Surbiles  di G.Columbu (Locarno 2017).

Ha scritto la sceneggiatura dei film di M. Spada Come l’ombra e Il mio domani  e con M. G. Perria e L. Perini ha scritto e diretto il film Nel mondo grande e terribile (sulla vita e sul pensiero di Antonio Gramsci) in concorso al Festival di Shangai 2017.

È stato direttore della scuola di Cinema di Milano e ha pubblicato diversi articoli di cinema su varie riviste e cataloghi di festival, una monografia su Joris Ivens (con S. Cavatorta) per il Castoro Cinema, e i manuali Professione Filmmaker (1997) per Mondadori e  Il filmmaker digitale (2008) per Hoepli.


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